La Lean ci insegna che il magazzino è MUDA (spreco), in altre parole più piccolo è, meglio è.

In certi casi il magazzino è un “male necessario” specialmente quando serve a disaccoppiare due fasi successive di un processo produttivo o quando i tempi di attesa del nostro cliente sono più brevi del nostro lead time di produzione.

Ma quanto costa avere un magazzino?

Secondo esperti il magazzino di un’azienda metalmeccanica costa all’incirca dal 25% al 30% del valore dello stock medio. Per fare un esempio: se il valore medio del magazzino è di 1.000.000 di euro, il costo della sola gestione oscilla dai 250.000 ai 300.000 euro. Una bella cifra vero?

Quali sono le voci di costo considerate in questo valore?

I costi di gestione del magazzino possono essere suddivisi in questo modo:

Costi Amministrativi:

• Costi amministrativi di codifica del fornitore;
• Costi connessi alla preparazione dell’ordine e dei relativi documenti;
• Costi connessi al sollecito del fornitore;
• Costi connessi al controllo merci e registrazione dei carichi a magazzino;
• Costi connessi alla registrazione delle fatture e al pagamento del fornitore;
• Costi di trasporto

Costi di Stoccaggio:

• Costo locali (ammortamento, leasing, affitto,…);
• Imposte e tasse sui locali e sui rifiuti;
• Costo impianti e strutture di stoccaggio (scaffali,…);
• Costo impianti e strutture di movimentazione (carrelli elevatori, convogliatori,…);
• Costo dei sistemi HW e SW;
• Utenze (energia, acqua, metano,..);
• Materiale di consumo (reggette, film,..)
• Assicurazioni;
• Manutenzioni;
• Vigilanza e sistemi di sicurezza;
• Salari e stipendi del personale operario ed impiegatizio;
• Costo dell’inventario a fine anno (compreso costo di eventuale personale esterno);
• Altri costi del personale (DPI, formazione, mensa, visite mediche,..).

Costi delle scorte:

• Superamento tecnologico ed estetico del materiale stoccato;
• Deprezzamenti dovuti all’oscillazione del mercato;
• Costo finanziario del capitale immobilizzato.

A questi costi di normale gestione vanno aggiunti tutti i costi generati da un magazzino inefficiente:

• Movimentazioni inutili;
• Spostamenti continui di merce;
• Furti, ammanchi, deterioramenti, deperimenti e rotture;
• Incidenti;
• Blocchi in produzione se il magazzino alimenta la linea;
• Ritardi ed errori nell’evasione dell’ordine (spedizione di articoli diversi dall’ordinato o in quantità errate) che possono comportare  un aumento dei costi di trasporto (doppie o triple consegne), sconti per accontentare il cliente, penali, perdita di ordini se non perdita del cliente stesso nei casi più gravi.

Cosa possiamo fare per ridurre questi costi ed avere un magazzino efficiente:

1. Misurare: suddividere gli articoli a magazzino in classi ABC per frequenza di movimentazione e quantità a stock;
2. Eliminare: eliminare/ridurre gli articoli che non girano e che occupano solo spazio;
3. Codificare: tutti i prodotti a magazzino devono avere un codice a barre;
4. Etichettare: i prodotti, le ubicazioni e le unità di carico devono avere un’etichetta identificativa;
5. Effettuare un re-layout del magazzino: la disposizione degli scaffali e delle merci nello spazio deve seguire una logica di base, ad esempio, la frequenza di picking (ce ne possono essere altre);
6. Mappare il magazzino: lo stabilimento, il magazzino, le aree, gli scaffali, le corsia e le celle devono essere mappati;
7. No-entry: bisogna proteggere il magazzino da accessi non autorizzati;
8. Ottimizzare i Processi: i processi di gestione del magazzino dall’entrata merci alla spedizione devono essere definiti, ottimizzati e standardizzati;
9. No-excel: passare dai fogli elettronici ai software gestionali che permettono di gestire il flusso dei materiali (meglio se di tipo WMS warehouse management system);
10. Formazione: il personale di magazzino va formato e sensibilizzato sull’importanza di avere sempre un magazzino sotto controllo.