CAMBIAMENTO

Il più grande spreco al mondo è la differenza tra ciò che siamo, e, ciò

che potremmo diventare

(Ben Herbster)

Parafrasando una citazione di Pietro Nenni(*) possiamo affermare, senza il timore di essere smentiti, che le aziende camminano con le gambe degli uomini e delle donne. Purtroppo per troppo tempo la Lean è stata interpretata come un insieme di tecniche e strumenti da implementare quando serve e dove serve con un approccio tipicamente ingegneristico. L’azienda non è fatta di ingranaggi e non risponde esclusivamente a leggi deterministiche del tipo “se X allora Y”. Le aziende sono fatte prima di tutto da uomini e donne, un universo costituto da irrazionalità, imprevedibilità, emozioni, paure, ansie, gelosie, soddisfazioni, passioni … Un complesso intreccio di elementi che devono essere tenuti in considerazione in ogni progetto di Lean Transformation da chi detiene la Leadership in azienda.

[…] “Qui non cambierà mai nulla” “… facciamo sempre gli stessi errori…”. “É inutile! Lo puoi ripetere mille volte…qui non ti ascolta nessuno!”. “Ci sono le procedure scritte in grande appese alla porta della mensa ma nessuno le segue” …

Molti di noi si riconosceranno in queste affermazioni e probabilmente vorremmo trovare il modo per uscirne. Il primo passo per creare una cultura aziendale aperta al cambiamento inizia proprio dal non ripetere affermazioni come quelle sopra.  Ciascuno di noi è in grado di cambiare le cose, di intervenire sulla realtà a patto di crederci. Il contesto in cui viviamo è il risultato del modo di essere e di agire dei suoi componenti e se tra questi ci siamo anche noi allora noi influenziamo il contesto. In altri termini se vuoi che i tuoi collaboratori cambino inizia cambiando te stesso. Il buon Leader deve quindi lavorare sulla consapevolezza propria e delle persone che lo circondano che le cose possono cambiare e che i vantaggi connessi al cambiamento sono maggiori rispetto agli sforzi richiesti. Alcune persone sono più resistenti al cambiamento rispetto ad altre probabilmente perché non hanno colto i vantaggi del cambiamento, oppure non lo condividono o semplicemente non è stato deciso da loro.

[…] Il cambiamento non è mai semplice e la tendenza al ritorno alla situazione di partenza è sempre dietro l’angolo. Il Leader deve mantenere la barra a dritta gestendo le difficoltà che si presenteranno tutti i santi giorni. A volte ci capita di partecipare come docenti a corsi di formazione in azienda sulla Lean e la prima cosa che facciamo è osservare i comportamenti della Direzione. Se l’imprenditore non partecipa alle sessioni formative perché ha cose più importanti da fare…il progetto partirà già zoppo. É fondamentale che la Direzione formi prima di tutto sé stessa partecipando agli incontri formativi, condividendo con i propri collaboratori idee e soluzioni, ricercando la perfezione, vivendo in prima persona i cantieri kaizen e praticando quello che i giapponesi definiscono Genchi Genbutsu (la presenza sul campo).

Buon Lavoro!!!

(*) Pietro Nenni (Faenza 1891 – Roma 1980), fu brillante giornalista e politico leader storico Partito Socialista Italiano. Tra le sue frasi celebri da ricordare “le idee camminano con le gambe degli uomini”.

Tratto dal libro e-book LEAN OFFICE PER AZIENDE E STUDI PROFESSIONALI

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